Esistono molte discipline nell’ambito del nuoto e degli sport acquatici. Una di queste, è il nuoto pinnato, uno sport fatto di metodo, costanza, determinazione e fatica. Luca Trombetti ci parlerà di come l’alimentazione nel nuoto pinnato sia diventato per lui uno strumento prezioso per migliorare la performance.
Nel nuoto pinnato le braccia devono stare ferme e distese in avanti, sopra la testa, la grande monopinna o le due pinne permettono una spinta propulsiva notevole e la respirazione avviene attraverso uno speciale boccaglio posizionato sulla fronte. Le velocità notevoli e il movimento tipico che ricorda la pinneggiata di un delfino, rendono il nuoto pinnato uno sport apparentemente delicato ed elegante. A dire il vero, impegno, allenamento e grande cura nei dettagli sono i requisiti fondamentali per il raggiungimento dei risultati.
A conferma di ciò Luca ci racconta la sua esperienza, aiutandoci a comprendere che cosa si cela dietro ai successi di un atleta di alto livello. Luca Trombetti, atleta piemontese classe 1995, da diciassette anni pratica nuoto a livello agonistico e da tre anni è passato al nuoto pinnato, dove ha ottenuto le maggiori soddisfazioni a livello agonistico. Infatti, oltre ad aver vinto svariate medaglie e titoli assoluti in ambito nazionale, i maggiori risultati sono stati ottenuti con la maglia azzurra culminati con la finale ai Campionati del Mondo nel 2016 e la vittoria nei 100 Pinne ai Giochi Universitari nel 2017.
Anche se le gare hanno una durata effettiva che va dai pochi secondi a qualche minuto, gli allenamenti di Luca sono quotidiani, sia al mattino che al pomeriggio, e prevedono parti fisiche e tecniche in acqua e una preparazione atletica specifica a secco.
Luca racconta: “Ci sono molte abitudini che ritengo importanti nella vita di un atleta di alto livello, sicuramente mangiare cibi sani regolarmente favorisce una costanza prestativa di ottimo livello, la quale è alla base di ogni attività sportiva, quindi anche per quanto riguarda uno sport come il nuoto”.
Solo di recente Luca ha intrapreso un percorso alimentare specifico e mirato alle sue esigenze, che gli ha permesso di prendersi cura del suo benessere e di perfezionare un aspetto essenziale della sua vita da atleta: “Il fattore che mi ha stupito maggiormente, cambiando radicalmente i miei tempi di recupero post-allenamento, è stato l’introduzione di un mini-pasto appena terminata l’attività quotidiana, così da iniziare il più presto possibile l’attività di recovery muscolare”.
In uno sport come il nuoto le sessioni di allenamento sono spesso molto ravvicinate e quindi diventa essenziale accelerare al massimo i tempi di recupero. Il pasto post-allenamento diventa quindi una strategia importantissima per garantire la migliore forma fisica possibile ad ogni allenamento e, di conseguenza, una performance ottimale in gara.
Grazie alla sua esperienza e ad un percorso di nutrizione sportiva personalizzato, Luca ha compreso quanto sia importante seguire un’alimentazione specifica nel nuoto: “consente di tenere sotto controllo il peso corporeo, che in acqua occupa un ruolo essenziale, per tutta una serie di fattori che vanno dall’acquaticità al rapporto peso:potenza, che si riesce ad imprimere in un ambiente, come l’acqua, che non è naturale per il corpo umano. Inoltre, un’alimentazione controllata permette di rimanere sempre in salute ed eliminare tutti quei problemi legati alla digestione che potrebbero compromettere l’allenamento e quindi le prestazioni poi in sede di gara”.
Proseguendo nel descrivere quali benefici abbia riscontrato dall’inizio del percorso di educazione alimentare applicata al nuoto, Luca afferma: “Uno dei maggiori benefici sicuramente è stato l’assenza del calo di prestazione fisica durante la singola sessione di allenamento, che nel nuoto, avendo sedute in media di due ore, non è sempre facile da mantenere, soprattutto nei periodi dove il carico di allenamento è più intenso. Un secondo aspetto per me determinante è stato quello del recupero: infatti, non appena ho iniziato a seguire il programma alimentare, ho notato un netto miglioramento dei tempi di recupero, cosa che mi ha portato a tenere sempre un ottimo livello di prestazione psico-fisica in acqua e in palestra. Sentendomi meglio fisicamente e mentalmente sono riuscito, di conseguenza, ad allenarmi sempre al massimo delle mie possibilità.”
Le maggiori difficoltà che un ragazzo di 23 anni incontra quando decide di intraprendere questo tipo di percorso non sono molte, ma Luca confessa che inizialmente ha dovuto fare i conti con qualche difficoltà: “Sicuramente ridurre tutte quelle calorie date dall’assunzione di alcool o da cibo “spazzatura” è stato un piccolo sacrificio che, però, ha portato enormi benefici in primo luogo alla mia salute e in secondo luogo alla mia attività di atleta. Un’altra difficoltà che si può riscontrare è certamente quella dell’attenzione maggiore che bisogna mettere al supermercato quando si decidono tutti gli ingredienti che andranno a comporre i pasti nel corso della settimana. Quindi scegliere cibi di qualità con valori nutrizionali sempre ponderati all’interno del prodotto porterà anche una maggiore facilità quando si andranno a fare gli abbinamenti giornalieri. Parlando, invece, un po’ più del lato personale credo che la maggiore difficoltà che ho incontrato sia stata quella di avere alcuni vincoli specialmente nei giorni in cui le condizioni e le circostanze portano inevitabilmente a cedere a tentazioni gastronomiche, spesso non salutari per una persona normale, e sicuramente non consigliate per un atleta”.
Non è sempre così semplice modificare le proprie abitudini. L’alimentazione è una parte così delicata della nostra vita che anche piccoli cambiamenti possono richiedere un grande impegno, specialmente all’inizio. Fare una spesa consapevole, leggere le etichette dei prodotti al supermercato, scegliere cibo di alta qualità, creare pasti con i giusti abbinamenti nutrizionali, saper scegliere anche nei pasti fuori casa o durante le uscite del sabato sera, sono tanti step importanti in un percorso di educazione alimentare. Qualche sforzo è necessario, ma con il tempo, gli effetti positivi di questi cambiamenti sono così evidenti, al punto che diventa inevitabile consolidarli e farne tesoro per il futuro. Una continua crescita, che passa attraverso una maggiore consapevolezza di sé, del proprio corpo e delle proprie capacità.
Un ringraziamento speciale a Luca per questa intervista e un grande in bocca al lupo per tutti i successi futuri!