Frullato, centrifugato o estratto?

Ricche di acqua, vitamine, enzimi e sali minerali, la frutta e la verdura sono degli ottimi integratori di un’alimentazione quotidiana che spesso presenta carenze di queste sostanze.

Esistono vari tipi di bevande a base di frutta e verdura ottenute attraverso metodi differenti.

Vediamo quali sono i pregi e i difetti di ciascuna preparazione.

  1. Gli SHAKE O FRULLATI: frutta e verdura vengono rese liquide sminuzzandole finemente in un frullatore. Con frutti e ortaggi crudi molto acquosi, come le fragole o i pomodori, si può non aggiungere altro e ottenere comunque una bevanda, mentre con frutti più pastosi come nel caso delle banane è necessario aggiungere un liquido (semplicemente acqua, oppure succo di limone, arancia, lime o latte di riso, cocco o mandorle). Nei frullati, la frutta si mangia tutta, pertanto oltre a vitamine, enzimi, sali minerali rimangono anche tutte le fibre, seppur frammentate, e questo crea un alimento molto saziante.
  2. I CENTRIFUGATI si ottengono in un apparecchio in cui la forte velocità di rotazione del cestello separa la parte solida di frutta e verdura dal liquido. Così facendo, da un lato l’assenza di fibre permette di bere il succo di frutta e/o verdura senza saziarsi molto, dall’altro però tutte le altre sostanze benefiche dei vegetali saranno presenti in concentrazioni maggiori. Un inconveniente: la veloce rotazione del cestello fa sì che frutta e verdura siano esposte ad alte temperature, che, anche se per pochi secondi, possono alterare la composizione in vitamine del prodotto finale. Si consiglia pertanto di centrifugare per meno tempo possibile e poi consumare immediatamente la bevanda.
  3. Gli ESTRATTI sono simili ai centrifugati, con la differenza che l’apparecchio che li produce, invece di estrarne il succo attraverso la forza centrifuga, lo ottiene tramite una spremitura lenta. Esistono estrattori a vite senza fine, più economici, che estraggono un succo più limpido senza residui, oppure estrattori con una coppia conica di ingranaggi, più robusti e potenti, ma per questo più costosi, che possono estrarre anche il liquido di mandorle e semi vari preventivamente messi a bagno d’acqua per creare i vari latti vegetali. Seppur sia inevitabile perdere tutto il contenuto di fibre, il processo di estrazione permette di preservare le caratteristiche di frutta e verdura e di salvaguardarne le vitamine e gli antiossidanti.

Esempi di ricette e combinazioni:

  1. Fresco primaverile: carote, fragole, limone, ciliegie, zenzero
  2. Rinfrescante estivo: anguria, cetriolo, pomodori, menta
  3. Depurativo autunnale: kiwi, pere, sedano bianco, zenzero fresco
  4. Antiossidante Invernale: bietola rossa, arancia, finocchio, melograno

NB: la frutta, anche se prevalentemente acquosa, contiene il fruttosio, uno zucchero semplice che è bene non assumere in quantità eccessive durante il giorno, sia per gli effetti gastrointestinali che talvolta può dare se assunto in dosi elevate, sia per gli effetti sul peso legati all’apporto di calorie. Ecco perché sarebbe sempre preferibile creare bevande che contengano sia frutta che verdure crude.

Le combinazioni sono infinite, basta usare il gusto, la fantasia e le materie prima stagionali. Si possono aggiungere anche spezie e aromi come cannella, curcuma, paprika, peperoncino, cacao amaro, basilico, anice, prezzemolo, ecc.

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