Castagne: sapori d’autunno

Tipiche del periodo autunnale, le castagne non possono mancare sulle nostre tavole tra fine agosto e novembre.

Nella cultura contadina, le castagne sono note come “pane di montagna” o come “il cereale che cresce sull’albero” poiché, fino a qualche decennio fa, erano alla base dell’alimentazione di gran parte della popolazione rurale del nostro Paese e perché in effetti presentano caratteristiche nutrizionali eccezionali, molto più simili ad un cereale che ad un frutto. 

Il nome botanico del frutto è “castanea sativa” e proviene dall’albero di castagno, una pianta della famiglia delle fagacee che cresce nell’area mediterranea.

Il loro elevato valore energetico le rende un ottimo alimento per arricchire la dieta di carboidrati, vitamine e sali minerali, nutrienti preziosi per chi pratica sport. Per chi invece deve fare i conti con qualche chilo di troppo possono essere considerate come un valido sostituto di pane, pasta, riso o altri cereali.

Le castagne sono ottime se arrostite sul fuoco (caldarroste), ma possono anche essere bollite o macinate (dopo essere state essiccate) e consumate sotto forma di pane e focacce, oppure torte, biscotti, crepes, gnocchi e pasta fresca.

Particolarmente famoso è il castagnaccio, il dolce tipico delle zone appenniniche di Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna, Calabria. Si prepara amalgamando la farina di castagne con acqua e poi unendo l’uvetta e i pinoli.


Ingredienti del castagnaccio

(per una tortiera del diametro di 32 cm)

  • Farina di castagne 500 g
  • Acqua 650 g
  • Gherigli di noci 100 g
  • Pinoli 100 g
  • Uvetta 80 g
  • Rosmarino 1 rametto
  • Sale fino 5 g
  • Olio extravergine d’oliva 40 g

 

 

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